La Federazione Italiana Sport Equestri (Fise) ha presentato proprio in questi giorni il progetto “Fearless Girls” (Donne senza paure), nato per incoraggiare le donne degli sport equestri a puntare a posizioni più elevate nell’ambito degli organi di governo o nella direzione. Il simbolo scelto si riferisce alla scultura in bronzo della bambina senza paura, posta nel 2017 nel giorno della Giornata della Donna, davanti al Charging Bull, il simbolo del potere di Wall Street e realizzata per la Campagna di sensibilizzazione e valorizzazione del ruolo delle donne nel mondo del lavoro.
Perché gli sport equestri? Gli sport equestri rappresentano l’unica disciplina sportiva in cui il ruolo uomo-donna non presenta alcuna differenza di genere. Si chiama Equal opportunities e nel mondo equestre si traduce in Equal role. Per garantire la parità di genere la FISE ha intrapreso alcune azioni strategiche attraverso l’attuazione di corsi di formazione sullo sviluppo della leadership per le donne, promozione della creazione di reti di donne, sostegno alla creazione di comunità di apprendimento delle donne negli Sport Equestri e utilizzo di qualsiasi altro mezzo.
Un percorso già iniziato e fortemente voluto dalla FISE, secondo il Presidente federale Marco Di Paola. “Gli sport equestri in Italia possono contare su una grande rappresentanza femminile. I numeri della Federazione indicano, infatti, il 78% di tesserati di sesso femminile tra gli Junior e il 63% tra gli over 18. Rapportando questi numeri a quelli dirigenziali, la percentuale media si attesta al 30% circa. La Federazione ha, quindi, una grande potenzialità in questo senso e sta già ponendo in campo, anche grazie a questo progetto, tutte le azioni utili far crescere il numero delle donne impegnate nell’ambito delle posizioni di vertice. Si tratta di un percorso certamente lungo, per il quale la FISE parte di sicuro con il largo vantaggio numerico di genere registrato tra i propri tesserati”.
La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale sancito dall’Unione Europea. È un valore comune e una condizione irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale.