IL LUPINO DEL GIGANTE, PROTAGONISTA DELLA XXIV EDIZIONE DI “PIANTE E ANIMALI PERDUTI 2021”

Carissimi amici umani,

come sapete in settembre ho partecipato alla manifestazione Piante e Animali Perduti, la mostra-mercato di Guastalla, dedicata alla biodiversità, organizzata dall’ Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi. Un’occasione per i maggiori esperti italiani di confrontarsi sulle razze autoctone italiane e valutare le opportunità per una zootecnia più sostenibile. I bambini hanno avuto l’opportunità di vedere e gli asinelli nello spazio Arena degli Asinelli dedicato e altri animali come galli, galline, capre, pecore, maiali, vacche, oche, e altre razze antiche nelle aree allestite nei pressi del Palazzo Ducale

Ma il vero protagonista, della due giorni, a mio parere, è stato il cane Lupino del Gigante “Luvin”, volpino, (nome scelto dagli anziani dell’Appennino Reggiano), che ha origini, molto antiche che risalgono addirittura all’anno Mille. La parola Gigante accanto al nome è stato aggiunto per ricordare il soprannome del monte Cusna, il simbolo dell’Appennino reggiano, così chiamato dai pastori per la forma che ricorda un gigante sdraiato.

Racconta Cristian Lelli, un allevatore, che ha creato un’organizzazione no-profit, l’Associazione cane lupino del Gigante,, per salvaguardare ed evitare la completa scomparsa di questa particolare razza di cani pastori italiani, in via di estinzione a causa dell’abbandono della pastorizia .

Utilizzato come “cane da lavoro” per il controllo del bestiame non è proprio adatto a vivere in appartamento, ma si adegua facilmente a attività fisiche sportive, protezione civile o semplicemente in attività di svago come il trekking a cavallo.

Questi cani, sono talmente docili e sensibili da essere impiegati per la pet therapy a contatto con i bambini, negli ospedali, nelle Rsa accanto alle persone anziane. Grazie alla loro presenza sono stati rilevati significativi miglioramenti sia dal punto di vista psicologico che terapeutico.

L’arena degli asinelli di Massimo Montanari, e Eugenia Dallaglio, (entrambi guide ambientali escursionistiche) ha attirato l’attenzione di molti bambini che non sono abituati a vedere spesso gli asini, incuriositi dalla loro docilità e disponibilità.  Sono sedici gli asini che compongono la loro scuderia, veri e propri compagni di vita e di lavoro che li affiancano nelle attività di escursionismo, nelle vacanze nella natura, nella didattica e nell’animazione. Le attività didattiche sono rivolte a istituti scolastici e scuole dell’infanzia e prevedono brevi escursioni immersi nella natura, per “vivere” la bellezza del paesaggio attraverso il cammino. https://www.asinidireggioemilia.it/

Anche tra gli amici pennuti ho incontrato un simpatico personaggio che si chiama Biscotto, un gallo molto disponibile che con grande pazienza si faceva fotografare in braccio a chiunque, educato alla stregua di un animale domestico.

Merito del suo allevatore e amico umano Silvano Barioni he lo ha abituato sin da piccolo a interagire con gli umani. Tutto cominciò nel 2012, quando Silvano ricevette in regalo un pulcino. Fu l’inizio di una grande passione che lo portò ad avviare un allevamento di polli, con l’obiettivo di selezionare, mantenere e proteggere le razze allevate: tre nane (serama, cocincina nana e olandese nana) e due grandi (ancona e marans in varie colorzioni). https://barionisilvanofly.wixsite.com/ilpollaiodisilvano

Chiudiamo in bellezza con le Galline ornamentali dell’allevamento di Gianni, di Maranello, come le olandesi ciuffate o le moroseta. Queste ultime talmente docili e socievoli da essere spesso utilizzate per la pet therapy,

Questa passione nacque da bambino, quando iniziò ad accudire alcuni anatroccoli ricevuti in regalo. Oggi, seppur anziani gli anatroccoli vivono con lui insieme ad una numerosa famiglia di pennuti.

Per quest’anno è tutto, spero che il mio report vi sia piaciuto.

Con grande affetto

vostro Ginger