Ciao Umani,
è finalmente terminato il periodo festaiolo (potete immaginare il motivo) e mi sto dando da fare per scoprire notizie interessanti e magari darvi qualche informazione utile.
Oggi vi parlo del Progetto Serena Onlus dedicata a Serena Zampieri, un’associazione che si occupa di preparare i cani per l’allerta diabete, si tratta di amici a 4 zampe preparati per rilevare le variazioni glicemiche del proprietario-paziente diabetico. L’obiettivo dell’Associazione è di consentire a tutti i pazienti diabetici di avere accanto un “cane alert” utilizzando una metodologia diversa basata solo sulla relazione e l’empatia tra cane e paziente diabetico. E’ l’olfatto lo strumento potentissimo che permette al cane di rilevare le emissioni molecolari (VOC – composti organici volatili) rilasciate dai tessuti o dai sistemi affetti da patologie. Non ci crederete ma la vicinanza di un cane sentinella ha fatto rilevare benefici diretti sull’andamento glicemico dei pazienti, andando a prevenire pericoli causati dalle variazioni degli zuccheri nel sangue, rivelandosi un valido supporto anche dal punto di vista psicologico.
Come avviene l’addestramento dei cani? Gli istruttori lavorano direttamente a casa dei pazienti, operando nel pieno rispetto del cane, cercando di favorire e valorizzare il rapporto e l’empatia nel binomio cane-proprietario.
Il Progetto Serena è nato alla fine del 2013 grazie a due cani appartenenti a persone non diabetiche sperimentando senza rischi metodologie innovative di addestramento per l’allerta di crisi ipo/iperglicemiche, fino ad arrivare al “Protocollo cani allerta nel diabete”, elaborato in collaborazione con il prof. Enzo Bonora, dell’Università di Endocrinologia di Verona, in grado di garantire la massima accuratezza e sicurezza al binomio cane-umano diabetico e che rimane ad uso esclusivo di Progetto Serena Onlus.
La ricerca del primo vero cane da preparare per una paziente diabetica (tipo 1 insulinodipendente) ha avuto inizio a fine maggio del 2014 ma in realtà ogni cane, senza distinzione di razza, può diventare un cane allertadiabete proprio grazie alla relazione che si crea tra il paziente ed il cane. La scelta era poi caduta su un meticcio adottato dal canile lavorando inizialmente sull’educazione e sulla costruzione del rapporto col proprio umano. Solo a settembre è iniziata la formazione vera e propria, volta all’allerta delle variazioni glicemiche.
Progetto Serena sta ora studiando altri protocolli per malattie rare e da Ceroidolipofuscinosi Neuronale (nota anche come Malattia di Batten). Pensate che nel mondo, i cani da rilevamento sono già addestrati ad utilizzare il fiuto attraverso gli odori di alcuni tumori, la malaria ed il Parkinson e rilevare gli sbalzi glicemici e presenza di Sars-CoV-2 anche prima che si manifestino i sintomi dell’infezione Covid-19 ma state certi che torneremo ancora su questo argomento.
Vorrei solo aggiungere che il mio amico Jack ha ottenuto un importante riconoscimento diventando ufficialmente cane allerta nel diabete della sua umana Elisa Dal Bosco, paziente diabetica e insulinodipendente, il suo cane sentinella a tutti gli effetti.
Per avere altre informazioni su questo argomento vi segnalo il sito https://www.progettoserenaonlus.it
Con affetto
Ginger