17 FEBBRAIO – FESTA DEL GATTO: SEGRETI E CURIOSITA’ PER COMUNICARE CON I GATTI

Qua la zampa amici miei, umani e pelosi,

eccomi tornato proprio nella giornata dedicata a noi gatti, un’ottima occasione per darvi qualche dritta sul mondo dei felini, per imparare a interpretare il nostro linguaggio e le nostre emozioni. Naturalmente in questo percorso mi sono fatto aiutare da un’esperta, il medico veterinario Gabriella Tami, in collaborazione con Ultima Petfood (azienda specializzata nella produzione di cibo per cani e gatti) e spero che le informazioni e i suoi consigli vi siano utili.

Ma partiamo dalla data, sicuramente saprete che la ricorrenza della festa dedicata a noi felini è partita nel 1990 e la data del 17 febbraio fu scelta con un sondaggio curato da Tuttogatto. La giornata dedicata ai gatti  fu fissata proprio il 17 febbraio per il segno zodiacale ’Acquario, segno degli spiriti indipendenti e sognatori e poi perché febbraio era definito “il mese dei gatti e delle streghe“. Inoltre provate a leggere la cifra romana XVII, il cui anagramma è VIXI, cioè “ho vissuto”: per i gatti diventa “una vita per 7 volte”, non male, vero?

Partiamo dalla comunicazione: chissà quante volte vi siete rivolti al vostro amico peloso dicendo “peccato che non parli”, perché instaurare un canale di comunicazione con un gatto è un po’ più complicato. In verità ci sono dei segnali che aiutano a entrare in empatia con noi. Ad esempio le orecchie appiattite sulla testa o la bocca aperta di un gatto che soffia possono fornire informazioni importanti su ciò che il gatto desidera o si aspetta dal suo umano. Quando il gatto è rilassato, a suo agio e ben disposto inizia a sbattere le palpebre lentamente, fare le fusa, strusciare la sua testa contro il vostro corpo cercando il contatto fisico e poi finisce per sdraiarsi a pancia in su. Se invece non vogliamo le vostre carezze cominciamo a soffiare, mordere, muovere la coda nervosamente oppure ve lo dimostriamo ruotando le orecchie, appiattendo le palpebre superiori, mostrando leggeri spasmi della schiena, scuotendo la testa e agitando la punta della coda.

Voi però tenete a mente che per instaurare un rapporto di fiducia con il vostro gatto dovete lasciarlo libero di avvicinarsi e stabilire un contatto fisico, consiglio valido sia per chi ha appena adottato un micio sia per chi lo ha da tempo. Comunque ricordate che ogni gatto ha le sue preferenze ma esistono delle linee guida universali rispetto alle zone in cui i gatti preferiscono essere toccati. Il contatto sulle tempie – alla base delle orecchie – così come guance e mento, in genere provoca reazioni positive; sono graditi grattatina delicata sulle tempie, sulle guance o sotto il mento. Le zone off-limits sono invece la base della coda e la pancia.

Una cosa molto importante è non invadere i nostri spazi, abbassarvi alla nostra altezza, stendere una mano verso di noi senza guardarci fisso negli occhi. Ah dimenticavo: MAI toccare un gatto a sua insaputa mentre dorme, forzarlo potrebbe far si che sia sempre in allerta quando vi avvicinate a lui. Infine non dimenticate che il gioco è un ottimo mezzo per interagire con il felino di casa e stabilire un rapporto di fiducia. E se ve lo dico io … credeteci.

E’ tutto per oggi ma se avete dubbi o curiosità scrivete a direttore@tganimals.it

Un grande meow da Ginger e dal ten. Uhura