TRENTINO: LA TRISTE STORIA DELL’ORSA JJ4

Ciao Umani,

devo dire anch’io la mia sulle sorti di JJ4, il nome in codice che avete dato all’orsa in Trentino, catturata nella notte del 19 aprile 2023 su ordinanza emessa dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti lo scorso 8 aprile con ordine di abbattimento. Il provvedimento è stato poi sospeso dal Tar accogliendo il ricorso della LAV – Lega Italiana Vivisezione il 14 aprile scorso.

Una madre separata bruscamente dai suoi cuccioli e in attesa di una sentenza che potrebbe essere di morte e solo perchè si è comportata come farebbe ogni madre e ha difeso i suoi cuccioli e ha ucciso un umano che ha ritenuto pericoloso per i suoi piccoli. Questa è la sua grande colpa e credetemi se vi dico che lei non comprende il motivo di questa separazione, ed è in ansia per la sorte dei suoi cuccioli.

Ma a cosa dovrebbe servire il suo abbattimento? Non può essere certo utilizzato come monito per gli altri orsi, ne converrete con me. L’istinto animale non può essere paragonato al raziocinio degli umani.

Per il momento il TAR di Trento (Sezione Unica, Decreto 14 aprile 2023, n. 19) ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’Orsa JJ4, accogliendo il ricorso di alcune associazioni animaliste. La sospensiva sarà efficace fino all’udienza convocata all’11 maggio prossimo.

Detto questo quali soluzioni potrebbero essere prese in considerazione per evitare l’abbattimento di JJ4 e di altri 70 orsi? La soluzione di sterilizzare le orse potrebbe essere essere più valida nella gestione dei plantigradi in Trentino? La proposta arriva direttamente al presidente della Provincia Maurizio Fugatti dai veterinari, con il coordinamento del dottor Vincenzo Mulè, veterinario esperto di animali selvatici operativo sia a Bolzano in Alto Adige sia a Sarnonico in Trentino e rappresentante di Südtirol Exotic Vets. Il coinvolgimento di peso è quello della Facoltà di Veterinaria dell’Università degli Studi di Bologna e di Animal Rescue Team Italia con sede a Russi in provincia di Ravenna. In particolare dei dottori Michele Capasso (veterinario consulente per animali selvatici e da zoo), Alessandro Spadari (docente alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’ateneo felsineo) e Matteo Galliani (veterinario presidente di Animal Rescue Team Italia). 

Nella proposta a Fugatti si legge “Siamo disposti – scrivono a Fugatti – a mettere a disposizione della Provincia di Trento le nostre competenze professionali ed il nostro personale al fine di contribuire al problema del sovrannumero di plantigradi sul territorio. Senza dover provvedere all’eutanasia farmacologica o all’abbattimento”. Grazie a un intervento con tecniche decisamente poco invasive e veloci, è possibile praticare la sterilizzazione . “Siamo pronti a discutere ed illustrare la soluzione laparoscopica che permetterebbe di controllare le nascite annullando i comportamenti aggressivi delle orse in protezione della prole. Proprio la gestione non controllata della riproduzione ha alterato il rapporto di convivenza tra uomo ed orso nelle Dolomiti che è sempre stato buono. Parliamo di una soluzione fattibile e capace di soddisfare sia gli amanti della natura sia l’amministrazione nel rispetto della massima tutela della sicurezza pubblica”. 

Voglio aggiungere che nel 2017 nell’ articolo scientifico pubblicato dalla rivista di settore Zoo and Wildlife Medicine sono spiegati esattamente i vantaggi di questo procedimento sia in ambito tecnico veterinario sia etologico. Il titolo è Laporoscopic Ovariectomy in the asiatic bear (Ursus Thibetanus) with use of Sonicision Device.

Insomma ci sarebbe una soluzione valida per evitare l’abbattimento degli orsi giudicati “difficili” oltre alle numerose richieste di trasferimento in aree protette dei 70 orsi “indesiderati” dal governatore Fugatti.

Vorrei chiudere questo articolo con un video molto toccante diffuso dal mensile QuattroZampe in cui l’orsa JJ4 “parla” della sua condizione. Alla prossima amici umani

Vostro Ginger

https://youtu.be/zc4vY-jxq28